Redazione ArtApp

27 ott 20212 min

Samara Editions, performance on demand

Aggiornato il: 7 feb 2022

Una nuova frontiera del rapporto tra artista e pubblico, riadattata al tempo del distanziamento sociale. Lo spettacolo scelto e comprato arriva per posta

© Samara Editions

Samara Editions ha studiato, e realizzato, un nuovo modo non convenzionale per connettere artisti e spettatori, in un momento in cui sono obbligatoriamente lontani. Il team che ha ideato questo nuovo modo di godere a casa propria di una performance d'artista è composto da Eva Neklyaeva (curatrice indipendente, Milano-Helsinki), Lisa Gilardino (curatrice e organizzatrice arti performative, Bologna) e Marco Cendron (art director POMO, studio di comunicazione visiva, Milano).
 

Quando si acquista un biglietto per Samara, in vendita sul sito www.samaraeditions.com a un prezzo promozionale di € 23, si riceve per posta una scatola che contiene tutto per vivere una prima visione di uno spettacolo che si può godere ovunque. Il tutto accompagnato da approfondimenti visibili su @samaraeditions di Telegram. Quest'anno sono previste sei performance, tra cui nuovi lavori di Kate McIntosh e Jenna Sutela, racchiuse in altrettante scatole tutte diverse, ma il contenuto non viene svelato in anticipo per garantire l’effetto sorpresa.

© Samara Editions | Photo Alan Chies

La prima scatola, in vendita da marzo, contiene Fionde un testo poetico della coreografa e artista Chiara Bersani, una composizione sonora di Ilaria Lemmo e alcuni oggetti che forniscono agli spettatori il necessario per inventare nuovi rituali. «Durante lo scorso anno le forme sono mutate, le strutture distorte - spiega Chiara Bersani - la sfera privata è stata riscritta, la solitudine ha cambiato volto e la collettività ha smarrito i corpi. Celebrazioni e riti sono stati silenziati. I nostri immaginari si sono riempiti di deserti in cui è facilissimo smarrirsi e noi vorremmo solamente accettarlo, abbracciare la vertigine e trovare nuove strategie di orientamento».


 
Samara Editions co-produce con Black Box Teater (Oslo), Spielart Festival (Monaco di Baviera) e Vooruit Arts Centre (Gand). Il progetto è reso possibile grazie al supporto di Kone Foundation e The Finnish Cultural Foundation.