Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo
Al Mart di Rovereto è in mostra il maestro del Rinascimento, tra antico e contemporaneo
Sandro Botticelli, Venere (particolare) 1495-1497 circa | Torino, Galleria Sabauda
Fino al 29 agosto 2021, il Mart - Museo di Arte moderna e contemporanea di Rovereto, ospita la mostra “Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo”. I capolavori di Botticelli in dialogo con i grandi artisti contemporanei, che negli anni hanno reso omaggio ad una delle figure più iconiche del Rinascimento: la Venere botticelliana. Il percorso è costituito da tre sezioni che intendono presentare la figura e l’opera di Botticelli, nonché il lascito culturale dal Novecento all’età contemporanea. In mostra sono presenti anche opere di Filippo Lippi, di Filippino e di altri grandi artisti, come Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio per rievocare la Firenze del Rinascimento, che riecheggia anche nella seconda parte dell’esposizione, nelle opere degli artisti contemporanei, da Giosetta Fioroni a David LaChapelle, da Michelangelo Pistoletto a John Currin. Nel cinema e nella moda, dalla Venere alla Ferragni.
Vik Muniz, The Birth of Venus, after Botticelli (Pictures of Junk), 2008
La seconda parte dell’esposizione è infatti quella dedicata al nostro tempo testimonia, attraverso indiscussi capolavori dell’arte contemporanea dagli anni Sessanta a oggi, come Botticelli sia l’artista a cui tutta la nostra cultura visiva fa riferimento, il perno attorno al quale far ruotare il concetto stesso di bellezza. A lui hanno guardato artisti della Pop art italiana, come Mario Ceroli, Giosetta Fioroni e Cesare Tacchi, ma anche in anni immediatamente successivi figure come Michelangelo Pistoletto e Renato Gottuso. Le influenze di Botticelli si ritrovano nelle opere di artisti internazionali come Fernando Botero, David LaChapelle, Oliviero Toscani, John Currin, Vik Muniz, Awol Erizku o nel cinema di Federico Fellini; rivivono negli abiti della stilista e sindacalista Rosa Genoni e nelle collezioni della Maison Valentino, invadono le riviste patinate su cui posa Kate Moss e sono co-protagoniste alle foto dell’influencer più importante del mondo, Chiara Ferragni.
Fernando Botero Venere (particolare) | Arazzeria Scassa, Asti
Tra riferimenti formali e tematici, la mostra si pone l’obiettivo di aprire riflessioni sulla narrazione e sulla rappresentazione del corpo della donna. A far da padrona è infatti l’immagine della Venere, fra tutte la più frequentata dalla contemporaneità. Come un’ossessione ricorrente che attraversa i secoli, tra canoni immutati e nuovi paradigmi estetici, in mostra la Venere è bianca, nera, grassa, magra, transgender, eterea o popolare, quasi sacra e mondana, a seconda dell’artista che la cerca.
Renato Gottuso Primavera, 1984
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