Giudizio Universale. Michelangelo e il Segreto della Cappella Sistina in scena a Roma
Fino al 31 maggio, all'Auditorium Conciliazione di Roma, l'opera straordinaria di Michelangelo rivive nello spettacolo multisensoriale diretto da Marco Balich.

Cappella Sistina
La Cappella Sistina è un capolavoro della storia dell’arte, simbolo mondiale non solo della Chiesa, ma anche della maestria e del genio degli artisti italiani del '500. I Musei Vaticani hanno condiviso il progetto di Artainment Worldwide Shows di mettere in scena il racconto della nascita del capolavoro del Buonarroti, dalla commissione da parte di Giulio II degli affreschi della volta, fino alla realizzazione del Giudizio Universale, con una rievocazione della Cappella Sistina anche come luogo dell’elezione pontificia, per parole e immagini mai visto prima. Lo show aggrega alcuni dei più grandi talenti internazionali del mondo della musica, del teatro e del video e offre al pubblico un viaggio sensoriale unico. Questo spettacolo, totalmente innovativo si avvale della tecnologia più avanzata applicata al live entertainment, per unire arte, performance teatrale. La regia è di Marco Balich direttore artistico e produttore di Cerimonie Olimpiche, da Torino 2006 a Rio 2016. Il regista si è avvalso della collaborazione di artisti del calibro di Sting che ha arrangiato e interpretato il main theme song originale, al quale si sono aggiunte le musiche di John Metcalfe, arrangiatore e produttore di artisti come U2, Morrissey, Blur e Coldplay.
“Giudizio Universale” non è un musical, non è un film, né un balletto né uno spettacolo teatrale, ma è una performance dal vivo in cui i codici emozionali dello spettacolo e i linguaggi visivi contemporanei incontrano l’arte. "Una sfida - la definisce il regista - è uno show totale, del contributo di una star della recitazione, Pierfrancesco Favino, attore famoso, il cui talento è riconosciuto a livello internazionale.» Pierfrancesco Favino che interpreta, come voce narrante Michelangelo, il creatore della volta della Sistina, recita: “É tutto qui dentro. Io cerco la bellezza. La bellezza è la mia ossessione. Rompere. Cavare ciò che si nasconde all’interno… La forma nascosta nella forma, visibile solo agli occhi interiori”. È così che lo spettatore viene immerso nello spettacolo.

Creazione di Adamo
La supervisione teatrale è stata affidata a Gabriele Vacis, figura di riferimento nel panorama artistico europeo, che aggiunge. «La Cappella Sistina è un totem della nostra cultura, una sorta di Aleph. Un luogo in cui lo spazio e il tempo si riconciliano nello sguardo umano. Un posto dove tutte le storie degli uomini si addensano in un’esperienza di visione. Il lavoro alla nostra narrazione della Cappella Sistina è iniziato più di quattro anni fa e ha richiesto il contributo di decine di artisti, tecnici esperti delle più diverse discipline. È il nostro piccolo respiro che va ad aggiungersi a quello dei tanti che, nei secoli, hanno edificato la Cappella Sistina».
La co-regia di “Giudizio Universale” è di Lulu Helbek - già direttore creativo di importanti produzioni Balich Worldwide Shows, come “Mother of the Nation”, realizzato ad Abu Dhabi nel 2016 - che racconta così lo spettacolo: «“Giudizio Universale” è uno show in cui lo spettatore è avvolto da ogni dove. Arriva dopo anni di sperimentazione per cercare di regalare un’emozione, per creare una nuova esperienza sensoriale ed estetica. Tutti gli elementi, corpi, luci, video, si fondono, e immergono lo spettatore in una trasformazione continua del linguaggio teatrale».

Cappella Sistina
Le scenografie dello spettacolo non si limitano a riprodurre la Cappella Sistina, ma portano davanti agli occhi del pubblico spazi nuovi, magici, sospesi, ispirati dalle prospettive originali del Cinquecento. A firmarle sono stati chiamati Stufish Entertainmnet Architects, il team di scenografi già responsabile, tra i tanti, dei palchi di The Rolling Stones, U2, Lady Gaga e Madonna. La struttura a volta della sala dell’Auditorium Conciliazione fa da sfondo ai contenuti video in altissima definizione e offre una straordinaria esperienza immersiva: un’area di oltre 1000 metri quadri di superficie per le proiezioni è posizionata a più di 12 metri di altezza tutto intorno al pubblico.
La proiezione a 270° porta lo spettatore al centro stesso dell’evento rendendolo protagonista di un’esperienza multisensoriale. A curarne i contenuti è Luke Halls, video designer già al lavoro con Rihanna, Elton John e la Royal Opera House di Londra. Fanno parte del team creativo internazionale anche Fotis Nikolaou, storico danzatore di Dimitris Papaioannou e coreografo delle Cerimonie delle Olimpiadi di Atene, Rob Hallowey e Bruno Poet, light designers di innumerevoli opere teatrali in tutto il mondo, altri importanti contributi allo show sono il suono di Mirko Perri, vincitore del David di Donatello 2017 per “Veloce come il vento”, e i costumi di Giovanna Buzzi, vincitrice del Metropolitan Fashion Award 2017, l’Oscar della Moda, con oltre 100 spettacoli all’attivo tra lirica, prosa e grandi eventi.

La Creazione
Le voci di “Giudizio Universale” – oltre a quella di Pierfrancesco Favino per Michelangelo – sono di Sonia Scotti per la versione italiana della voce della Bibbia, Joseph Murray e Luca Biagini per Clemente IV, Ian Thomas Williams e Ennio Coltorti per Giulio II, Julian Hill e Franco Mannella per il Camerlengo. I performer che fisicamente si alterneranno sul palco sono invece Valentino Infuso, Cristian Ruiz, Francesco Cordella, Pietro Rebora, Rimi Cerloj, Danilo Picciallo, Giacomo Corvaia, Desirè Balena, Danilo Monardi, Federica Scaramella.
Photo © Luca Parisse

Chi è | Gabriele Salvi
Laureato in discipline umanistiche, è attratto dalla musica, dall’arte, dal cinema, dalla letteratura, dai videogiochi, dai fumetti e dalla fantascienza. Abita in Toscana e collabora con alcune riviste di cultura e con webgiornali nazionali. Oltre alla passione per la scrittura, ama confrontarsi con gli amici in sfide spietate a paintball nei boschi della sua terra.
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