Social Distancing, Pejac disegna la ferita del Covid 19
Il murales dello street artist spagnolo è il suo omaggio alle 50.000 persone che sono morte a causa del virus in Spagna, e agli operatori sanitari coinvolti nella pandemia

Sul muro dell'ospedale universitario Marqués de Valdecilla a Santander, in Spagna, l'artista Pejac ha voluto rappresentare la ferita che ha lasciato la pandemia del Covid 19 nel suo paese dipingendo un'orda di persone che scappa che da una fessura spalancata sulla superficie rigida di un muro di cemento. L'opera, realizzata con la tecnica del trompe l'oeil è una metafora del modo in cui il virus ha colpito la comunità, composta da innumerevoli sagome umane che cercano di sfuggirgli. Silvestre Santiago, classe 1977, è conosciuto come Pejac, ha studiato Belle Arti a Salamanca, Barcellona e ha proseguito gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano; per le sue opere utilizza varie tecniche e materiali diversi, lavora sia su tela che su altri media, creando di tutto, dalle piccole stampe ai grandi murales all'aperto. Attualmente vive e lavora a Barcellona, ma le sue opere si trovano sui muri di molte città del mondo.

« Social Distancing è l'illusione di un crepaccio profondo sulla rigida superficie di una parete di cemento – spiega Pejac - fatto da innumerevoli silhouette umane che stanno cercando di sfuggirla, volevo rappresentare la ferita che questa pandemia ha lasciato e farlo come omaggio agli operatori sanitari per il loro rispetto e solidarietà verso le vittime. Mentre l'immagine funge da metafora per i danni causati dalla pandemia, essa propone anche letteralmente il distanziamento sociale come modo per rimediare. Tra la grande folla ho incluso scene di riunione, empatia, cura e amore, suggerendo una porta a un futuro migliore e speranzoso.»

La nuova serie di murales realizzati nel campus dell'ospedale “Marqués de Valdecilla” è intitolata Strength, oltre a “Social Distancing” c'è "Caress", due sagome distanti l'una dall'altra, con riflessi in stile Monet sul terreno nelle vicinanze. Le figure, che rappresentano un paziente e un medico, allungano le mani l'una verso l'altra; infine "Overcoming", in cui un bambino appollaiato su una sedia a rotelle ricrea "Wheat Field with Cypresses" di Van Gogh. «Questo è qualcosa che noi, come società, potremmo fare: prendere questa crisi e usarla per spingerci avanti – dice l'artista - l'idea di questo progetto nasce come gesto di gratitudine agli operatori sanitari di Valdecilla, per il loro lavoro in generale e durante questa crisi Covid in particolare. Fin dal primo momento l'ospedale è stato ricettivo ed entusiasta e questo ha fatto scorrere il progetto in modo armonioso e semplice. Inoltre, mi hanno dato totale libertà creativa ed è stato un lusso avere la loro fiducia e il loro sostegno. Io ho ricambiato con quello che so fare meglio, cioè dipingere».
