Si tratta di una vernice incredibilmente bianca che può raffreddare le superfici e contribuire al risparmio energetico
Xiulin Ruan, professore di ingegneria meccanica della Purdue University, mostra il campione della vernice più bianca mai registrata | Fotografie © Purdue University// Jared Pike
«Quando abbiamo iniziato questo progetto circa sette anni fa, avevamo in mente il risparmio energetico e la lotta ai cambiamenti climatici». Così Xiulin Ruan, professore di Ingegneria Meccanica alla Purdue University nell’Indiana (USA), ha raccontato alla stampa, circa tre anni fa, il progetto di ricerca compiuto con i suoi studenti. L’obiettivo era quello di creare una vernice che riflettesse la luce del sole quanto più possibile lontana da un edificio, e questo poteva essere possibile soltanto realizzando un prodotto incredibilmente bianco, perciò i ricercatori americani hanno sviluppato una vernice così bianca che riflette il 95,5% della luce solare, contro l’80-90% ottenuto dalle tonalità più chiare mai prodotte.
Il team di scienziati ha impiegato sei anni per mettere a punto questa vernice acrilica, utilizzando il solfato di bario come pigmento, a una concentrazione del 60%, che – diversamente dal diossido di titanio usato convenzionalmente per le vernici bianche – non assorbe i raggi UV e non crea un accecante effetto di riflessione. Oltre a questo, gli studiosi hanno utilizzato particelle di pigmento di dimensioni diverse: dai loro studi è emerso che la quantità di luce dispersa da una particella di prodotto dipende dalla sua misura, quindi utilizzare particelle di misure differenti consente una maggiore distribuzione dello spettro luminoso proveniente dal sole, e un'ottima rifrazione. «Sembra andare contro la logica che una superficie esposta alla luce solare diretta sia più fredda della temperatura che la stazione meteorologica locale fornisce per quella zona, ma abbiamo dimostrato che questo è possibile - spiega il professor Xiulin Ruan e continua - coprendo un tetto di 90 metri quadrati con questa pittura, abbiamo calcolato che si può ottenere una potenza di raffreddamento pari a 10 kilowatt, che è una potenza superiore a quella dei condizionatori centralizzati installati in molte abitazioni».
Il raffreddamento domestico è un importante dispendio di energia, e sta diventando un problema sempre più importante ora che bisogna fare i conti con l’aumento delle temperature a livello globale. Si è assistito negli ultimi anni a un forte incremento delle vendite di impianti di condizionamento per fronteggiare la calura estiva, soprattutto nelle metropoli che ultimamente si trasformano in “città roventi” perché la vegetazione che potrebbe offrire frescura e riparo dai raggi del sole è stata rimpiazzata con l’asfalto che assorbe grandi quantità di luce e di calore. Gli edifici dipinti di bianco, diffusi da secoli nei paesi caldi di tutto il mondo, dall'India al bacino del mediterraneo, sono stati a lungo adottati come soluzione pratica per rendere gli edifici più freschi, con l'avvento di questa vernice, il colpo d'occhio sul paesaggio urbano di questi posti non cambierà, la vera differenza sarà lil risultato dell'utilizzo della sua peculiarità principale, non assorbire ma rigettare i raggi del sole.
Isola di Santorini (Grecia) | Fonte Wikipedia
Di certo l'utilizzo, anche su scala mondiale, della super-vernice da sola non risolverà il problema del riscaldamento globale, per questo servono cambiamenti radicali a 360° - dalla produzione di energia ai trasporti, dall'industria all'agricoltura - per tagliare le emissioni alla fonte, e l'impiego di tecnologie su larga scala per rimuovere la CO2 in eccesso dall'atmosfera, tuttavia il suo impiego consentirà a tantissime persone di fare, nel loro piccolo, un passo avanti per contenere le spese dell'energia elettrica e contrastare i cambiamenti climatici, anche solo pitturando di bianco il tetto e l'esterno della propria casa.
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