Festival degli Appetiti 2025 – Geografie Interiori
- Redazione ArtApp
- 16 ore fa
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La Comunità di Siloe e la Scuola Permanente dell’Abitare, con Fondazione CR Firenze, presentano la seconda edizione del Festival degli Appetiti 2025 – Geografie Interiori, dal 28 settembre al 4 ottobre tra il Monastero di Siloe (Cinigiano, GR) e il fiume Ombrone

Il Festival degli Appetiti, giunto alla sua seconda edizione, torna dal 28 settembre al 4 ottobre 2025 con un programma intenso e articolato che intreccia arte, paesaggio, spiritualità e ricerca. Dopo il focus sull’“ecologia delle relazioni” della prima edizione, il tema di quest’anno è Geografie Interiori – Arte e territorio in dialogo: un invito a riabitare consapevolmente le aree interne, in particolare la Maremma toscana, luogo complesso e ricco di memorie, oggi nuovamente al centro dell’attenzione in un’epoca segnata da crisi ambientali e sociali.

Comunità monastica di Siloe | Foto © Aurelio Candido
Il Festival è organizzato dalla Comunità monastica di Siloe, in collaborazione con la Scuola Permanente dell’Abitare, grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e con il patrocinio della Provincia di Grosseto, dei Comuni di Cinigiano e Civitella Paganico, dell’Ordine Architetti PPC della Provincia di Grosseto e del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud. Tra i partner culturali figurano Atlante delle Rive, La Fabbrica del Mondo, Jolefilm e Associazione Pro Sasso ETS. La sua seconda edizione si propone come un laboratorio di cittadinanza creativa, in cui voci di filosofi, architetti, storici, archeologi, artisti e attivisti si intrecciano con quelle delle comunità locali, dei monaci e dei pellegrini.
Tra i protagonisti: l’architetto Edoardo Milesi, il teologo don Roberto Tagliaferri, il biologo e architetto Luca Borro, la filosofa Rosella Prezzo, lo storico Rossano Pazzagli, il filosofo Alfonso Maurizio Iacono, il naturalista Andrea Sforzi, la produttrice teatrale e televisiva Michela Signori, il regista teatrale Giorgio Zorcù. Spazio anche alla fotografia con Federico Borselli, alle arti performative con Sofia Boarino e il Collettivo Macula, AnimaScenica Teatro e il Coro delle Cicale, e alla scultura con il Simposio internazionale di Siloe, che riunisce artisti dai cinque continenti.

Accademiamutamentimagris
Al centro il fiume Ombrone, un fiume dimenticato che torna protagonista, un monastero che diventa laboratorio culturale, una terra di margini che si rivela centro vitale di nuove prospettive. È questa l’anima del Festival. L’Ombrone, un tempo asse vitale per comunità e paesaggi, oggi relegato a minaccia idraulica o ricordo marginale, diventa simbolo della necessità di un nuovo sguardo sul territorio. Attraverso incontri, passeggiate, performance e momenti di spiritualità, il Festival invita a leggere il fiume come cerniera di comunità, spazio di memoria e futuro.

Centrale idroelettrica San Martino, Grosseto
Il programma si snoda in quattro giornate: dalla presentazione dell’Atlante delle Rive ideato da Marco Paolini alla visita della nuova chiesa di Siloe, dagli interventi di pensatori come don Roberto Tagliaferri e Luca Borro alle performance artistiche di Sofia Boarino, dal Simposio internazionale di Scultura di di Siloe alle riflessioni sul futuro delle aree interne con Rossano Pazzagli, Alfonso Maurizio Iacono e Andrea Sforzi.
Un momento particolarmente intenso sarà l’incontro con i pellegrini di Montegiovi, che hanno compiuto un cammino di oltre 200 chilometri per chiedere al Papa di salvare la canonica del borgo. Una testimonianza di resistenza sociale che si intreccia con il senso stesso del Festival: rimettere in cammino le comunità, dare voce ai territori, intrecciare cultura e ambiente, spiritualità e partecipazione. Il Festival degli Appetiti si conferma così un appuntamento unico in Toscana, capace di unire linguaggi diversi e restituire centralità a paesaggi e comunità spesso dimenticati.
Sito web del Festival: https://www.spda.it/festivaldegliappetiti