

Paolo Puppa
10 ore fa
Aggiornamento: 28 mag 2024
Sono stati selezionati 44 film per la quarta edizione del Life Beyond Life Film Festival, dal 12 al 15 maggio in due location - il CineTeatro Baretti e l’Auditorium di Pino Torinese – e cinque giurie internazionali, fra i giurati l’artista Massinissa Askeur, Leone d’Oro a Venezia. Saranno 6 lungometraggi, 6 documentari, 16 cortometraggi, 6 doc shorts e 10 prodotti di Art Movie a concorrere per gli allori di questa edizione.
Il Festival è proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento in sinergia con l’Associazione Culturale SystemOut, l’A.R.E.I. (Afterlife Research and Education Institute) e il Religion Today Film Festival. Collegato con i convegni internazionali “Andare Oltre. Uniti nella Luce” e “Oltre l’Oltre”, il LBLFF si focalizza sui temi escatologici per lo più legati alla vita oltre la vita, e accoglie prodotti cinematografici, provenienti praticamente da tutto il mondo, che trattano l’evento morte, il concetto di destino e le esperienze di medium, channeler e ricercatori spirituali.
I 571 film, giunti attraverso la piattaforma Filmfreeway (560) e Festhome (11), sono stati analizzati da una commissione giudicatrice in doppia battuta: da quest’opera minuziosa è emersa la line up che quest’anno prevede l’8% degli arrivi. I 44 film selezionati provengono da 22 paesi differenti in rappresentanza di tre continenti su cinque: Belgio, Bosnia-Erzegovina Bhutan, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, India, Iran, Iraq, Irlanda, Israele, Italia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Turchia e USA.
La giuria è composta dal Leone d’Oro per le arti visive a Venezia Massinissa Askeur, il regista americano Ronni Thomas, il regista singaporiano Derrick Lui, l’artista tedesco Jürgen Ziewe e il direttore del Festival Dell’Itria Sebastian Schwarz, tutti loro presiedono le cinque giurie tecniche che saranno affiancate da due giurie speciali dei giovani dell’IIS Bodoni-Paravia e dell’IPS Albe Steiner di Torino.
Annunziato Gentiluomo, ideatore, cofondatore e direttore artistico del Festival ci spiega: «Quest'anno il 50 % dei prodotti selezionati è europeo e ciò testimonia l’interesse del vecchio continente rispetto a questi temi, e su questo 50% il peso di Italia, Francia e Gran Bretagna è considerevole, superando la metà delle presenze. Siamo felici del lavoro fin qui svolto. Crescendo i numeri, aumentano gli aspetti da considerare e la complessità di gestione dell’evento, ma siamo contenti e orgogliosi di ciò. Abbiamo creato un team validissimo che crede nella rilevanza sociale di questo festival e nel suo essere capace di fare divulgazione sulle tematiche inerenti alla morte e alla vita oltre la vita. In modo democratico ciascuno ha portato il proprio punto di vista e ha arricchito il dibattito sulla selezione dei film e sulle scelte della logistica dell’evento cinematografico con la propria sensibilità».
«Stiamo crescendo in qualità e in numeri. Nonostante il festival sia tutto auto-gestito, sta richiamando su di sé l’interesse di molti autori e anche di diversi operatori di settore, dato che dimostra una evidente riconoscibilità internazionale. La maggior parte dei film selezionati si caratterizza per una forte intensità emozionale e per una significativa capacità di indurre riflessioni» afferma Andrea Morghen, cofondatore e Direttore della Programmazione del Festival.
© Edizioni Archos
© Edizioni Archos. Tutti i diritti riservati.