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Sibylle Geiger. Una vita per l’arte. Costumi e bozzetti

Redazione ArtApp

Al CEC – Centro Espositivo Comunale di Cecina una grande mostra rende omaggio alla lunga carriera della scenografa e costumista svizzera


Sibylle Geiger a Roma, 1969


Il percorso espositivo della mostra, a cura di Alessandro Schiavetti, diviso in quattro macro - sezioni (Scenografia, Opera, Teatro e Balletto, e Cinema), ripercorre la carriera di Sibylle Geiger, costumista e scenografa svizzera, mecenate e filantropa. In mostra oltre 80 opere, tra bozzetti e disegni dedicati a costumi e a scenografie da lei realizzati durante la sua lunga attività. Nell’area dedicata alla Scenografia sono esposti i bozzetti per Plauto, Lope de Vega, e il Don Giovanni di Mozart, mentre nella sezione riservata all’Opera si possono ammirare i bozzetti realizzati per Opernball di Richard Heuberger, per la Madame Butterfly di Giacomo Puccini o per il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.


Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni, Berlino 1955


La parte dedicata al Balletto, invece, racconta l’esperienza unica di Sibylle Geiger in Tournée con la grande coreografa e ballerina statunitense Katherine Dunham, per arrivare ai bozzetti realizzati per Medea di Samuel Barber. Nella sezione Teatro sono esposti i bozzetti di scena per i costumi dello spettacolo di Bertolt Brecht L’anima buona di Seuzan, il Don Carlos di Friedrich Schiller e La Casa di Bernarda Alba di Federico Garcia Lorca. Infine, l’ultima area, quella del Cinema, ricorda il periodo di Sibylle Geiger a Roma per il suo lavoro con Cinecittà e per la 20th Century Fox: in mostra i bozzetti realizzati per svariati film, come I giorni della Violenza di Alfonso Brescia, e altri lavori dedicati ai costumi cinematografici di moda a metà Novecento. Inoltre, è possibile immergersi in un piccolo cinema d’autore, che riporterà i visitatori nel secolo scorso tra atmosfere passate ed emozionanti. Il percorso espositivo è arricchito da grandi pannelli didascalici ricchi di contenuti, in italiano e in inglese, che ripercorrono la vita di Sibylle Geiger, da alcuni video a lei dedicati e da scenografie multimediali esterne che creano uno spettacolo unico.


Bozzetto per il cinema, Cinecitta Roma, 1970


“Sibylle Geiger è una donna che ha dato molto a Cecina e alla sua comunità - ricorda il sindaco Lia Burgalassi - lo ha fatto con la volontà di condividere la sua passione per l’arte, dando vita insieme al marito Rocco Piermattei una Fondazione Culturale che per molti anni ha portato in città mostre di qualità e respiro internazionale. Mostre che sono sempre state a ingresso gratuito, offrendo a tutti la possibilità di goderne. E sono molte anche le iniziative nel campo del sociale che portano la firma di questa donna, sebbene lei abbia sempre preferito restare nell’ombra, rifuggendo la ribalta. Penso ad esempio ai primi passi mossi a Cecina nell’ambito della cardioprotezione: fu la fondazione Geiger a sostenere i primi corsi di formazione e l’acquisto dei primi defibrillatori pubblici. Giusto quindi che Cecina, a 4 anni dalla scomparsa di Sibylle Geiger, decida di dedicare una mostra alla sua vita e alla sua carriera artistica.  Voglio ringraziare personalmente la Kulturstiftung Basel H. Geiger I KBH.G e il suo direttore, per aver deciso di sostenere questa importante iniziativa traghettandola a Cecina: sono certa che sarà vissuta con emozione e partecipazione dalla comunità e da quanti negli anni hanno potuto beneficiare delle iniziative promosse dalla Fondazione”. 


Giacomo Puccini, Madame Butterfly, 1953


Una grande mostra, quindi che vuole rendere omaggio alla lunga carriera della scenografa e costumista, come emerge anche dalle parole del curatore Alessandro Schiavetti, con cui Sibylle Geiger ha collaborato per anni: “con grande emozione ho accettato la proposta di curare la mostra “Una vita per l’arte” dedicata alla figura di Sibylle Geiger, donna straordinaria con la quale ho lavorato per oltre sette anni come direttore della fondazione intitolata a suo nonno. Sibylle è stata una donna che ha attraversato il secolo scorso tra grandi teatri, cinema, balletto e opera, disegnando bozzetti di scena per costumi e scenografie che l’hanno portata a incontrare e a frequentare grandi artisti e personaggi di spicco del mondo della cultura. Parlare con lei e ascoltarla in lunghi pomeriggi di lavoro è stata un’esperienza che porterò per sempre nel mio cuore. Se penso a Jean Tinguely e a Niki de Saint-Phalle, a Cèsar, ad Alberto Giacometti, a Ludwig Kirchner, o a Catherine Dunham, Giorgio Albertazzi, Giorgio Strehler, e ancora a Alfonso Brescia, Giuliano Gemma, Peter Lee Lawrence, ecc., mi rendo conto di quanto la vita di questa donna abbia modo di raccontarci un mondo per l’arte e nell’arte ineguagliabile”.


Friedrich Schiller, Don Carlos, Lucerna 1956


Una esposizione nata dalla volontà del marito di Sibylle Geiger, Rocco Piermattei, di portare a Cecina una mostra a lei dedicata, come racconta Raphael Suter, Direttore della Kulturstiftung Basel H. Geiger di Basilea, ente fondato proprio da Sibylle Geiger poco prima della morte, che continua a portare avanti gli ideali di diffusione dell’arte e della cultura di Sibylle con iniziative di altissimo pregio e livello dedicate all’arte contemporanea: “Sibylle Piermattei-Geiger era una persona estremamente modesta. Non voleva essere al centro dell'attenzione e, sebbene abbia dedicato tutta la sua vita all'arte, non si è mai considerata un'artista. Considerava i suoi costumi come opere d'artigianato create per spettacoli cinematografici, teatrali, di balletto e d'opera. 


La mostra, sostenuta interamente dalla Kulturstiftung Basel H. Geiger, è organizzata da ACS Art Center, Associazione Aruspicina e Coop. Le Macchine Celibi.


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© Edizioni Archos

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