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Abigail

Appunti di viaggio - Un percorso in giro per il mondo per imparare nuovamente a stupirsi guardando film e serie tv. Prima tappa: Russia



Da appassionato di cinema e serie tv ho scoperto di avere sviluppato una tendenza a trovare fastidiosi determinati cliché e stili narrativi, specialmente negli ultimi quattro o cinque anni. Per questo motivo ho deciso di “disintossicarmi” dal cinema nordamericano ed europeo, quello che detta da sempre le regole e manovra mode e i soldi nel cosiddetto “Occidente”. Ho iniziato così un viaggio filmico in giro per il mondo per assaporare gusti, colori e sapori lontani dalla mia quotidianità. Ho selezionato i contenuti che più mi hanno colpito e che suggerirei per imparare a stupirsi nuovamente e tornare poi a guardare film più “à la mode” con occhi diversi.


PRIMA TAPPA: Russia | Abigail (2019)

Il mio viaggio inizia in Russia con un film diretto da Aleksandr Boguslavsky. Sono partito da qui perché il cinema russo è meno distante dai canoni americani/europei di quel che pensiamo. Esteticamente non ha nulla da invidiare alle grandi produzioni internazionali, anzi, molti avrebbero da imparare dal cinema russo, specialmente per quel che riguarda action e fantascienza (se vi capita guardate il dittico Attraction / Invasion, forse i migliori film di fantascienza degli ultimi dieci anni). Abigail vive in una città che raggruppa i sopravvissuti a una misteriosa pandemia che ha decimato il genere umano. Nessuno sa cosa ci sia oltre i confini, niente entra e niente esce. Un giorno, la nostra protagonista scopre di avere dei poteri magici (non alla X-Men, qui si tratta di vera e propria magia) e si ritrova a essere braccata dal governo mentre lentamente

scopre la verità su se stessa e sul mondo nel quale vive. Parliamo di grande cinema, con ottimi effetti speciali, attori giovani e pieni di talento, ma soprattutto parliamo di speranza. Le emozioni che Abigail impara a provare vengono condivise col pubblico e noi cresciamo con lei.



Guardando questo e altri film russi della stessa portata ho notato la grande differenza che intercorre tra queste produzioni e quelle americane (stiamo generalizzando, naturalmente): i film di supereroi americani celebrano il singolo, il salvatore, anche quando sono in una squadra, il gioco di squadra serve a favorire l’attaccante principale che farà il punto. In Russia vince la squadra, nessuno è realmente speciale senza il potere di chi ama, degli amici, della società stessa. Se negli action americani vince la famiglia, nella fattispecie, il padre di famiglia che protegge moglie e prole, negli action russi la famiglia agisce coesa, il padre è forte perché ha moglie e figli. La loro morale è che siamo separati possiamo essere forti, ma con punti deboli, uniti siamo indistruttibili.

© Edizioni Archos

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