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GUSTO! GLI ITALIANI A TAVOLA 1970-2050



Brevetto della confezione di pasta all’uovo Barilla con finestra angolare | ©Archivio Storico Barilla


La relazione tra gli italiani e il cibo è il focus della mostra "GUSTO! Gli italiani a tavola 1970-2050", a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, allestita – su progetto a firma di Gambardellarchitetti e con la grafica di Camuffolab – al terzo piano di M9 - Museo del ’900 dal 25 marzo al 25 settembre 2022. L’obiettivo è quello di raccontare come questo rapporto sia profondamente mutato negli ultimi decenni, con un cambio di paradigma decisivo tra l’immagine tradizionale della cucina nazionale e una relazione sempre più complessa, segmentata e contraddittoria di un Paese che si sta trasformando nelle proprie abitudini, nei propri consumi e nella composizione sociale.

Al centro della riflessione la parola “gusto”, che meglio rappresenta il rapporto tra individuo e società, quell’insieme inscindibile tra piacere individuale e condivisione collettiva, meccanismi nutrizionali e fenomeni culturali, capace di rappresentare la complessità dei temi legati al cibo. Un approccio che si sposa perfettamente con la visione progettuale a lungo termine del direttore scientifico del museo, Luca Molinari. «GUSTO! è la prima di una trilogia di mostre che, da quest’anno al 2024, il museo – laboratorio attivo di contemporaneità – dedicherà ai “luoghi comuni italiani” per confrontarci con il nostro presente e il nostro futuro - sottolinea Molinari - sarà, inoltre, occasione di seria ricerca scientifica, esperienza pop, strumento per giocare e comprendere criticamente».


Dalla serie fotografica “LUOGHI DEL CIBO”, Milano, 2019-2022 | ©FILIPPO ROMANO

Il percorso espositivo, che può contare su oggetti fisici, installazioni, video, immagini (alcuni dei quali esposti in pubblico per la prima volta e forniti da una serie di fonti e partner d’eccezione) e attività esperienziali, si apre con uno spazio introduttivo che guida i visitatori a incontrare luoghi e persone che ancora oggi rappresentano iconicamente l’Italia, facendoci viaggiare dai tempi di Pellegrino Artusi (ma già dal Rinascimento di Bartolomeo Scappi) fino alle soglie della contemporaneità. Qui è dato spazio al lessico del cibo, per aiutare a fruire al meglio l’intero progetto attraverso una divertente segnaletica e un “glossario” di parole chiave legate all’universo del mangiare italiano, utili per orientarsi tra le sfumature di significato dei termini cardine della mostra e arrivare a focalizzarsi sul gusto (nei suoi aspetti biologici, sociali, culturali).


Scrivono i curatori nel testo di benvenuto: “Quando abbiamo progettato questa mostra, che inaugura la trilogia italiana di M9, non abbiamo pensato solo al cibo o agli chef. Abbiamo costruito una grande casa fatta di stanze che raccontano il gusto degli italiani attraverso il paesaggio agricolo, la biodiversità dei prodotti, la cucina di casa, i ristoranti e i mercati, le tavolate e il cibo di strada, il design e i flussi migratori, le sfide dell’ambiente e della salute, l’ingegneria spaziale e le nuove filiere, la progettualità delle scuole”.


Manifesto pubblicitario del Dado Star | © Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi

La mostra "GUSTO! Gli italiani a tavola 1970-2050" è realizzata da M9 - Museo del ’900 grazie al contributo di un comitato scientifico d’eccellenza, che affianca i curatori Massimo Montanari (Professore di Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna e fondatore del Master “Storia e cultura dell’alimentazione”) e Laura Lazzaroni (giornalista, scrittrice ed esperta di pane e grano), composto da: Marco Bolasco (giornalista enogastronomico e direttore scientifico dell’area enogastronomia di Giunti Editore), Fabio Parasecoli (professore di Food Studies nel Nutrition and Food Studies Department della New York University), Ilaria Porciani (professoressa di Storia contemporanea, Storia della Storiografia e Storia dell’Ottocento presso il Dipartimento di Storia Culture e Civiltà Università di Bologna), Emanuela Scarpellini (professoressa di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano).

La mostra si avvale, inoltre, di alcune consulenze di primo piano per temi specifici: per il rapporto tra ambiente, nutrizione e salute, Eliana Liotta (giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica); per la sezione dedicata allo spazio e allo space food, Emilio Cozzi (giornalista, autore, esperto divulgatore a tema spazio, nuove tecnologie e videogiochi) e Valentina Sumini (Space Architect all’MIT Media Lab, Visiting Professor al Politecnico di Milano e Innovation & Product Designer per Coesia); per il design applicato alla cucina, Giulio Iacchetti (designer e accademico).



© Edizioni Archos

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