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VISIONI OBLIQUE

Libri d'artista, libri oggetto, fototesti per il Belìce


Danilo Maniscalco, Greetings from Gibellina, 2021 | Foto © Église


Libri d'artista, libri oggetto, fototesti per il Belìce saranno esposti al Museo delle Trame Mediterranee – Fondazione Orestiadi di Gibellina nella mostra Visioni oblique a cura di Cristina Costanzo, che si inaugura sabato 21 maggio 2022 alle ore 18. Un progetto collettivo e corale che accoglie le letture complementari di un nucleo di artisti invitati a confrontarsi con la Valle del Belìce, una realtà complessa ma vivace sotto diversi profili. Gli artisti selezionati, provenienti da discipline differenti, sono accomunati da un’attenzione speciale riservata per ragioni storiche, paesaggistiche e culturali a quest’area geografica della Sicilia, con cui dialogano attraverso la “forma-libro”, espressione fra le più duttili e interessanti nello scenario internazionale. Ne scaturisce un progetto dinamico e in divenire che presenta gli esiti delle riflessioni di ventisette autori che hanno declinato con originalità e secondo la propria vocazione i temi della natura, della memoria, del dialogo fra antico e contemporaneo, del terremoto e della ricostruzione, della ferita e della rinascita nei linguaggi del libro d'artista, del libro oggetto e del fototesto.


Alberto Gianfreda, A Consagra e Burri per Gibellina, 2021 | Foto © Église


La curatrice Cristina Costanzo spiega: «l’idea di Visioni Oblique nasce durante il lockdown in seno alle ricerche universitarie che in quel momento stavo già dedicando alla storia di Gibellina, dal terremoto alla ricostruzione, con particolare attenzione al ruolo dell’arte contemporanea in un difficile processo di transizione e di risemantizzazione delle ferite. Questo studio è confluito nel mio saggio Gibellina. Memoria e utopia. Un percorso d’arte ambientale, recentemente pubblicato da Marsilio. Durante la pandemia continuavano ad essere rimandati progetti espositivi già avviati così ho provato a connettere artisti a me particolarmente cari e vicini ad artisti di cui apprezzavo il lavoro ma con cui non avevo ancora avuto la possibilità di lavorare. In quei mesi è stato fondamentale l’incontro con Maurizio Galimberti, che ha accettato con entusiasmo il mio invito in Sicilia per tornare a fotografare il Cretto realizzato da Alberto Burri sui ruderi di Gibellina e a visitare per la prima volta Gibellina nuova. Il suo è stato il primo libro d’artista di Visioni Oblique, presentato in anteprima nell’estate del 2021 - su invito di Arianna Catania e della Fondazione Orestiadi - a Images Gibellina Open Air & Site-Specific Photo Festival.

Vedere Gibellina nuovamente fertile di progetti e ricca di presenze mi ha incoraggiato a estendere l’invito ad altri autori, fotografi, pittori e scultori, così ho guardato con occhi nuovi alla produzione di artisti che stimavo in particolar modo, come Alberto Gianfreda, Francesco Lauretta e Anna Capolupo, scorgendo delle affinità tra le loro ricerche e le riflessioni innescate dalle geografie belicine. Penso per esempio al tema della frana e alla pittura di Marilina Marchica, al rapporto con la natura e a Marco Pace, alle relazioni comunitarie e a Ellie Ivanova, alla pratica dell’archivio e a Rossana Rizza, al sodalizio tra spazio e individuo e a Carla Sutera Sardo, e così via. A ottobre del 2021 il progetto con 23 autori e autrici è stato presentato negli spazi di èglise a Palermo e il riscontro positivo mi ha portato a confrontarmi con altre realtà e nuovi artisti, che allo stato attuale sono 27.

Visioni Oblique ha portato linfa vitale alle mie ricerche e mi ha consentito di esplorare in qualità di curatrice un linguaggio versatile come quello del libro d’artista nelle sue possibili declinazioni. Si tratta di un progetto corale che scaturisce dalla selezione di artisti invitati a confrontarsi liberamente con la Valle del Belìce attraverso la “forma-libro” e secondo la propria sensibilità. Alcuni di loro avevano già lavorato o stavano lavorando su questo filone, come Samantha Torrisi o Paolo Assenza, per altri, come Noemi Mirata e Giorgio Distefano, è stata una novità ma gli esiti sono stati ugualmente felici».


Maurizio Galimberti Gibellina_2021 | Foto © Église


Gli artisti presenti alla mostra sono:

Paolo Assenza; Giuliana Barbano; Davide Bramante; Giovanna Brogna/Sonnino; Laura Cantale e Giuseppe Mendolia Calella; Anna Capolupo; Iole Carollo; Tiziana Cera Rosco; Mimmo Di Cesare; Giorgio Distefano; Maurizio Galimberti; Simone Geraci; Alberto Gianfreda; Paolo Grassino; Giuseppe Iannello; Ellie Ivanova; Francesco Lauretta; Filippo La Vaccara; Danilo Maniscalco; Marilina Marchica; Noemi Mirata; Marco Pace; Rossana Rizza; Massimo Siragusa; Carla Sutera Sardo; Samantha Torrisi.


Iole Carollo, Archeologia Del Futuro, 2021 | Foto © Église

© Edizioni Archos

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