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Alberto Meda. Tensione e leggerezza

Triennale Milano presenta uno speciale percorso espositivo dedicato all’ingegnere, designer e progettista italiano attivo da oltre 50 anni


Foto © Gianluca Di Ioia


La mostra – curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, con progetto di allestimento di Riccardo Blumer – si inserisce nelle proposte della Design Platform, lo spazio espositivo collegato al Museo del Design Italiano e dedicato ad approfondimenti su temi e figure chiave del design contemporaneo. L’esposizione, che prosegue attraverso gli spazi della quadreria, dello scalone e del mezzanino di Triennale, affronta alcune delle caratteristiche compositive e metodologiche del lavoro di Meda, come la costante ricerca di leggerezza, visiva e costruttiva, l’attenzione all’integrazione delle funzioni, la tecnologia concepita come fonte di suggestioni e soluzioni.


Alberto Meda, Agitatore da Laboratorio, disegni, prototipi e richiesta di brevetto, Kartell, 1982

Vengono inoltre analizzati anche l’utilizzo della luce come componente immateriale all’interno del progetto, e il concetto di comfort, approfondito attraverso diversi punti di vista. Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, dichiara: “La mostra dedicata ad Alberto Meda è l’opportuno riconoscimento a un progettista dal profilo peculiare, insieme designer e ingegnere, che ha saputo magistralmente unire l’eleganza del suo tratto alla sofisticata precisione dei dettagli e delle soluzioni tecniche, generando così nel tempo una serie di oggetti di grande leggerezza, efficienza e meraviglia”.


Alberto Meda, foto © Miro Zagnoli

Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, afferma: “Lo studio e la diffusione delle caratteristiche della cultura degli interni sono essenziali per comprendere il valore della produzione materiale. In questo senso la figura di Alberto Meda si colloca perfettamente nel dialogo tra idea e progetto, restituendo allo spettatore sia la bellezza degli oggetti, che la complessità della ricerca che li ha generati.” Il percorso espositivo presenta una selezione di prodotti, prototipi, disegni e fotografie, oltre ad alcuni schizzi inediti, provenienti da aziende, prestatori e dall’archivio dello studio di Alberto Meda.


Foto © Gianluca Di Ioia

Una sezione della mostra è dedicata all’individuazione di un utilizzo “altro” degli oggetti che il progettista ha ideato negli anni: analizzando alcuni aspetti tecnici dei suoi progetti, Meda li sovverte e li destina ad un uso diverso, trasformandoli in “giochi” con i quali il visitatore può interagire. Ad esempio, la tensione delle corde che caratterizza la chaise longue Longframe (Alias, 1994) viene utilizzata come strumento musicale, dando vita, grazie alle vibrazioni prodotte, ad Arpaframe o Benjoframe, mentre attraverso l’utilizzo di un sistema di rinvii e carrucole la lampada Fortebraccio (Luceplan, 1998) è trasformata nel personaggio di un teatro dei burattini.

Lo spazio dedicato alla Design Platform è una grande project room posta alla fine del percorso del Museo del Design Italiano. Dopo Text (15 aprile – 17 settembre 2023) – mostra che si focalizzava sul rapporto tra letteratura e progetto, tra mondo tessile e testo – con l’esposizione dedicata ad Alberto Meda il dialogo segue oggi un’impronta monografica, in cui la collezione del Museo dialoga con le creazioni del noto progettista.


© Edizioni Archos

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