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Aldo Pallanza. Profumo di Donna

L'artista, e designer della calzatura, con le sue opere ha esplorato, a partire dagli anni '90, l’anima del mondo femminile


Aldo Pallanza, Azione, 1998


Lo Spazio Big Santa Marta a Milano, piccolo gioiello incastonato in un ex convento del 1200 ospita, dall’8 al 24 marzo, con la curatela di Fortunato D’Amico, la personale milanese dell’artista e designer della calzatura Aldo Pallanza dal titolo “Profumo di donna”. Fin dai primi anni di attività, già agli inizi del dopoguerra, Pallanza dimostra le sue ampie capacità espressive e di rappresentazione mettendo a disposizione dell’industria calzaturiera la sua inventiva, la sua abilità tecnica, la sua continua ricerca di soluzioni originali che hanno portato un grande contributo alla promozione del prodotto Made in Italy nel mondo.


Una straordinaria carriera dedicata alla comprensione del mondo femminile, con un impegno costante nella creazione di calzature esclusive che per oltre mezzo secolo hanno vestito i piedi di milioni di donne - e tra queste l’icona della bellezza italiana, Sophia Loren - contribuendo ad esaltare la personalità unica di ciascuna di loro. Profumo di donna è il fil rouge della mostra scelto dal curatore per raccontare le opere di un vero maestro delle arti che con i suoi lavori ha esplorato, a partire dagli anni Novanta, l’anima dello sfaccettato mondo femminile calandosi nel labirinto infinito dei suoi intrecci. La figura femminile rappresentata da Pallanza è la donna elegante e sfuggente per la quale inventa raffinate calzature: un essere delicato, misterioso e inarrivabile, simbolo della sua personale ricerca della bellezza e dell’armonia.


Aldo Pallanza, Espressione, 1986


Le opere in mostra celebrano l’essenza e la complessità dell’universo femminile: dalla determinazione alla passione, dalla bellezza interiore alla seduzione, dalla grazia alla fine sensibilità. Ogni figura femminile rappresentata riflette sull'unicità di ogni donna e sulla sua capacità di lasciare un'impronta duratura nelle vite di coloro che incontra. Le sue rappresentazioni ritrattistiche femminili sono al passo con i cambiamenti culturali in atto nel mondo contemporaneo, sensibili ad una lettura sulla condizione della donna e del suo ruolo nella società moderna.


Una emancipazione femminile lenta, graduale ma significativa, che ha contribuito a creare una nuova consapevolezza sia maschile che femminile e che ha portato a radicali trasformazioni in molti settori della vita comunitaria. Il ruolo della moda, come dimostra il lavoro di Aldo Pallanza, ha anch’esso contribuito a suggerire proposte di cambiamento e rivendicazioni sociali oltre che a dare un volto ad alcune dinamiche di riforma.


Aldo Pallanza, Verifica,2013


L’abilità di Aldo Pallanza nel disegno e nella realizzazione di prodotti calzaturieri si riflette nella sua arte, in cui le tecniche utilizzate per la produzione dei quadri – nello specifico astrattismo geometrico e materico - sono eccentriche e riprendono quelle impiegate per la creazione delle calzature. Un dispositivo di comunicazione in bilico tra figurativismo e astrattismo e in equilibrio armonico tra la componente decorativa e il significato più profondo legato alla condizione femminile. L'uso di materiali insoliti rispetto a quelli tipicamente associati ai quadri, conferisce alle opere un'aura unica e originale.


La visione artistica di Aldo Pallanza, ben rappresentata nell’esposizione milanese, riflette un'interpretazione ampia del ruolo dell'arte nella trasformazione della società, nonché il suo impatto nei cambiamenti sociali e nell'evoluzione culturale della figura femminile.




© Edizioni Archos

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