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Arte e inclusione. Al museo di Burri la prima guida a CAA

In Italia, la prima guida per un museo scritta con la Comunicazione Aumentativa Alternativa da 10 giovani con disabilità cognitiva e verbale


Foto © www.cooperativalarondine.it, Città di Castello (PG)


È una guida diversa dalle altre quella disponibile nell’Ex Seccatoi del Tabacco, un museo dedicato alle opere di Alberto Burri nel luogo dove è nato e a lungo ha lavorato, Città di Castello (Perugia). L’opera si intitola proprio Museo Burri ex Seccatoi del Tabacco ed è il risultato di otto mesi di lavoro di dieci giovani disabili. Hanno tra i 17 e i 25 anni e si fanno chiamare “Le sfumature di Burri”. Hanno redatto testi, selezionato foto, progettato l’impaginazione. Ne è scaturito un lavoro in cui, come in un puzzle, ogni pezzo ha preso il suo posto.

La guida di venti pagine è destinata a persone con disabilità cognitive e verbali che adesso possono apprendere e apprezzare le opere di Burri attraverso la Comunicazione Aumentativa Alternativa. Un progetto sociale che il sindaco tifernate Luca Secondi ha definito come “apripista ad un nuovo modo, ancora più inclusivo, di rendere fruibile a tutti il patrimonio artistico e culturale” di Burri. Il Maestro ha donato a Città di Castello circa 500 opere oggi conservate in tre musei, a Palazzo Albizzini, quindi in due Ex Seccatoi del Tabacco collocati nell’immediata periferia di Città di Castello. Furono acquistati da Burri che li fece dipingere del suo colore preferito, il nero. Oggi vi si tengono anche conferenze e convegni sull’arte moderna e contemporanea e mostre a tema come La luce del nero, caratterizzata da un innovativo percorso artistico-sensoriale, inclusivo per i non-vedenti. Curata da Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri, ha elaborato il tema del nero e dell’oscurità caro al maestro tifernate, offrendo l’esperienza sensoriale del buio ai visitatori.


Foto © www.cooperativalarondine.it, Città di Castello (PG)

Aurora Bazzurri, Gioia Giorgi, Livia Tose, Nizar Douari, Alberto Marinelli, Mattia Melelli, Matteo Perioli, Mirko Pietosi, Matteo Ricci, Luca Varzi sono i dieci giovani del gruppo “Le sfumature di Burri” che hanno lavorato alla guida in collaborazione con la logopedista Letizia Giovagnini e gli educatori Matteo Chierici, Anita Meozzi e Cecilia Mazzoni. L’opera fa parte del progetto “Ti illustro la città con la Comunicazione Aumentativa Alternativa”, e ha coinvolto il Comune di Città di Castello, la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, l’Usl Umbria1, la Cooperativa sociale La Rondine e la Cooperativa Atlante.



© Edizioni Archos

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