Un'ampia esposizione sugli oltre quarant’anni di carriera del fotografo canadese che ha dedicato la sua vita a testimoniare l’indelebile impronta umana sulla Terra
Nickel Tailings #34, Sudbury, Ontario, Canada, 1996 | Photo © Edward Burtynsky, courtesy Flowers Gallery, London
Dopo il successo mondiale della mostra Anthropocene, esplorazione multimediale che documentava l’indelebile impronta umana sulla terra, il fotografo Edward Burtynsky continua la sua indagine sull’impatto dell’azione umana sul pianeta attraverso una nuova mostra, aperta fino al 12 gennaio 2025, che arriva in anteprima italiana in M9 – Museo del ’900, curata da Marc Mayer, già direttore della National Gallery of Canada e del Musée d’Art Contemporain di Montreal, con progetto allestitivo di Alvisi Kirimoto.
Burtynsky on the Bonneville Salt Flats, USA, 2008 | Photograph by Joseph Hartman, courtesy of the Studio of Edward Burtynsky
Dopo l’exploit di Banksy. Painting Walls, M9 suggerisce un nuovo sguardo sui grandi temi e sulle urgenti sfide del presente attraverso il linguaggio dell’arte e, per la seconda mostra temporanea dell’anno, l’attenzione viene ora posta sul paesaggio e il cambiamento climatico, nelle interazioni tra uomo e ambiente. BURTYNSKY: Extraction / Abstraction, infatti, indaga le conseguenze ambientali del sistema industriale: un tema che rappresenta il codice distintivo del fotografo che ha viaggiato in tutto il mondo, riscuotendo sempre critiche entusiastiche. In questa nuova esposizione, grazie alla profonda comprensione storica dei processi industriali novecenteschi, dei contesti geografici e culturali selezionati nelle sue campagne, Burtynsky invita gli spettatori a guardare oltre quei luoghi fotografati, oltre la nostra esperienza e le nostre aspettative, per capire davvero l’impatto dell’uomo sul futuro degli habitat terrestri.
Oil Bunkering #9, Niger Delta, Nigeria, 2016 | Photo © Edward Burtynsky, courtesy Flowers Gallery, London
Le grandi fotografie di Burtynsky si presentano a un primo sguardo come affascinanti e indecifrabili campiture di colori e di forme astratte, che lasciano gli osservatori sospesi di fronte a oggetti naturali o antropici spesso non immediatamente intellegibili, ma capaci di attirarli dentro l’opera. BURTYNSKY: Extraction / Abstraction si compone di sei sezioni tematiche che illustrano tutti i principali campi di azione del fotografo canadese, con oltre 80 fotografie di grande formato, 10 enormi murales ad altissima definizione e alcuni dei principali strumenti fotografici che hanno reso celebre Burtynsky, inclusi quei droni che gli hanno permesso di allargare ulteriormente l’obiettivo delle sue fotocamere. A queste si aggiungono ulteriori elementi, integrati negli spazi di M9, frutto di un dialogo concettuale tra la mostra e la narrazione del Museo sulle trasformazioni sociali, economiche e politiche del Novecento.
Burtynsky with Jim Panou in Agbogbloshie Recycling Yard, Accra, Ghana, 2017 | Photograph by Nathan Otoo, courtesy of the Studio of Edward Burtynsky
Nel corridoio del secondo piano sono esposte nove fotografie della campagna fotografica commissionata a Burtynsky dalla Fondazione Sylva nel 2022 per testimoniare gli effetti della Xylella sugli olivi pugliesi: un disastro ambientale che ci permette di cogliere e misurare concretamente gli effetti del cambiamento climatico anche sul nostro Paese. Infine, nella nuova sala M9 Orizzonti, verrà proiettato, in modalità immersiva e per la prima volta in Italia, il pluripremiato cortometraggio In the Wake of Progress [Sulla scia del progresso] (2022), coprodotto da Burtynsky assieme al celebre produttore musicale Bob Ezrin e con le musiche originali del compianto Phil Strong. A corredo della mostra, tra l’estate e l’autunno 2024, si svilupperà nell’Auditorium “Cesare De Michelis” un public program di incontri e proiezioni sui grandi temi dell’Antropocene, della transizione energetica e della sostenibilità ambientale.
Thjorsá River, Iceland #1, 2012 | Photo © Edward Burtynsky, courtesy Flowers Gallery, London
L’esposizione si avvale del patrocinio della Regione del Veneto, del Comune di Venezia, dall’Ambasciata del Canada, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e della Fondazione CMCC - Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici; è sostenuta in qualità di Official Partner dalla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, da BRT e da Trenitalia.
BURTYNSKY: Extraction / Abstraction, credits M9 Giorgia Rovato
La mostra è realizzata in collaborazione con Fondazione Sylva, Intesa Sanpaolo, Confindustria Veneto Est, Vela / Venezia Unica, Gruppo Save. Hanno contribuito Taittinger, Consorzio Vini Venezia, Select, Power Sustainable, e come partner dei laboratori educativi Primo / Morocolor Italia. Media partner della mostra sono Rai Cultura, Rai Radio 3 e Domus; Communication Partner è l’agenzia creativa Multistudio (Treviso).
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