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Disegna le tue idee: l’Arte non ha Sbarre

La street art al servizio dei diritti umani e della libertà


Jorit, murales Marielle Franco | making of del murales in Via Ugento 28 (Quarticciolo, Roma) | Courtesy L'arte non ha sbarre


Arte, formazione e co-progettazione con le ragazze della casa circondariale di Rebibbia. Sarà lo street artist Jorit a rappresentare il completamento del progetto “Disegna le tue idee – L’arte non ha sbarre”, dal 10 ottobre a dicembre 2022 a Roma, con un’opera su un muro del quartiere del Quarticciolo, mentre dentro la Casa Circondariale di Rebibbia, saranno gli artisti Moby Dick e Barbara Oizmud a realizzare altre due opere in collaborazione con le ragazze della casa circondariale di Rebibbia. A partire dal 10 ottobre, infatti, Moby Dick e Barbara Oizmud stanno realizzando due opere all’interno dei muri del carcere di Rebibbia, mentre al Quarticciolo, in collaborazione con il Comitato di quartiere e gli abitanti, è stata realizzata un’opera del celebre street artist, napoletano conosciuto a livello internazionale Jorit. Tutte e tre le opere murarie saranno incentrate sui diritti umani, in particolar modo su quelli delle donne, in favore del rispetto della persona, dell'autodeterminazione e della libertà. Il progetto, vincitore del bando Vitamina G della Regione Lazio, è realizzato da LiberaMente, associazione guidata dall’attivista Leonardo Maria Ruggeri Masini, impegnata nel fornire a tutti i mezzi per proporre e realizzare progetti e campagne che favoriscano la crescita della società e quella personale, e coordinato da Oriana Rizzuto, curatrice di progetti culturali legati alla street art e ai diritti umani per MArteSocial.


Barbara Oizmud con il bozzetto del murales che realizzerà nel Reparto cellulare del carcere di Rebibbia | Courtesy L'arte non ha sbarre


“Disegna le tue idee – L’arte non ha sbarre”, con il Patrocinio del Garante dei Detenuti del Lazio e in collaborazione con la casa circondariale di Rebibbia – sezione femminile, ha come obiettivo il portare l’arte e la cultura in quei luoghi in cui donne e uomini, privati della temporanea libertà, abbiano tuttavia la possibilità di un nuovo tipo di formazione e di sperare in un futuro migliore, in un percorso di crescita personale e artistica che potrà costituire una leva positiva una volta terminata la pena detentiva. Portare l’arte all’interno del carcere, attraverso laboratori, confronti, lezioni pratiche e sviluppo di nuove idee creative: questo è stato il primo vero obiettivo del progetto, con la creazione di bozzetti che gli artisti selezionati ricreeranno per loro, sia all’interno che all’esterno del carcere, sottolineando il fatto che le loro idee avranno vita al di fuori e che saranno all’esterno ad aspettarle.


Moby Dick, Liberamente, al lavoro sul murales all'interno delle gallerie del carcere Rebibbia, Roma | Courtesy L'arte non ha sbarre


L’Associazione LiberaMente ha riunito insieme artisti, criminologi e volontari in modo tale da strutturare laboratori artistici per le detenute del carcere, che fossero un momento di crescita e di costruzione di relazione non solo con le ragazze del carcere ma anche tra gli artisti e i professionisti coinvolti, e tra questi e giovani volontari dell’associazione. I giovani hanno avuto modo di scoprire la vita in carcere, lontana da quella mostrata da film e serie tv, comprendendo l’importanza di vivere in modo equilibrato la vita quotidiana, evitando comportamenti al limite che possano compromettere la loro libertà. Ogni incontro ha accostato un artista/docente e un sociologo/assistente sociale, oltre che un giovane dell’associazione. Conclusi questi workshop, gli artisti, Jorit, Moby Dick e Barbara Oizmud, stanno realizzando altrettanti murales due all’interno dell’istituto penale di Rebibbia e l’altro all’esterno, nella borgata Quarticciolo, ispirati alle idee, ai disegni, ai bozzetti eseguiti dalle detenute durante i laboratori. Le giovani, alla fine del progetto, hanno realizzato dei bozzetti, da cui sono stati sviluppati i temi dei murales che Moby Dick e Barbara Oizmud hanno ripreso e riadattato, in linea con il loro stile espressivo, per i murales all’interno dell’istituto.


I tre artisti con il curatore e Presidente di LiberaMente, Leonardo Ruggeri Masini






© Edizioni Archos

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