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Il restauro delle Procuratie Vecchie a Venezia

L'iconico edificio di Piazza San Marco è stato restituito alla città dopo uno straordinario intervento di restauro eseguito da David Chipperfield


© David Chipperfield | www.davidchipperfield.com


Il progetto di restauro delle Procuratie Vecchie, storico edificio veneziano che secoli addietro ospitava i procuratori della Repubblica, è stato gestito da Generali Real Estate, e commissionato allo Studio David Chipperfield Architects Milan, selezionato a seguito di un concorso internazionale per restaurare e valorizzare il prestigioso edificio rispettandone il patrimonio storico e culturale unico al mondo. Oltre ad ospitare uffici e spazi di co-working per Generali e The Human Safety Net, il movimento globale di ONG, volontari e partner che lavora con persone che vivono in condizioni di vulnerabilità, l'edificio ospiterà mostre ed eventi, aprendo per la prima volta le sue storiche aree al pubblico. Attraverso questo nuovo programma, il progetto ha voluto reinserire le Procuratie Vecchie nella vita della città, sostenendo Venezia come luogo di attività, innovazione e scopo sociale.


© David Chipperfield | www.davidchipperfield.com

12.400 metri quadrati distribuiti in tre piani, marmorino, pavimenti alla veneziana, marmi e pietra a vista tutto sulle tinte del bianco e del beige per uffici di rappresentanza e altri spazi per attività private e istituzioni, un auditorium e due terrazze che danno una vista completamente nuova sulla città. Il lavoro di recupero e restauro che ha velato e valorizzato il patrimonio dell’edificio, uno dei capolavori dell’architettura veneziana del XVI secolo è durato 5 anni. “Una sfida complessa e gratificante – l’ha definita David Chipperfield - che ci riconnette con il potere dell'architettura sia come sostanza fisica sia come processo di collaborazione”. Al primo e al secondo piano dell'edificio si rivelano parti di pavimenti storici alla veneziana, soffitti, intonaci e affreschi. Al terzo piano sono state portate alla luce le pareti in mattoni, esponendo le tracce di trasformazioni di oltre 500 anni.


© David Chipperfield | www.davidchipperfield.com


Sono state utilizzate tecniche di costruzione e artigianato antiche, locali e tradizionali per creare una continuità materiale in tutto l'edificio e rafforzarne l'integrità. La muratura interna è ricoperta di intonaco di marmorino o rifinita con scialbatura (calce spenta) che conferisce leggibilità e uniformità alle varie superfici. Per la pavimentazione sono stati utilizzati pastellone e terrazzo, entrambi con gli stessi aggregati lapidei, mentre gli archi e i portali sono stati realizzati in pietra ricostruita. La muratura esterna del nuovo padiglione in copertura è rivestita di intonaco di cocciopesto, e le terrazze rivestite di cotto ricomposto, creano un dialogo tra vecchio e nuovo.


© David Chipperfield | www.davidchipperfield.com





© Edizioni Archos

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