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Interconnessioni

Vanna Francesca Bertoncelli

Le porte che milioni di utenti nel mondo, ogni giorno, aprono e chiudono: le porte di Internet e del Web

La porta, apertura che consente un passaggio in entrata ed in uscita, contiene in sé il concetto di ambiguità e rappresenta insieme, una possibilità ed un limite. Molte sono le porte intese sia in senso letterale che in senso metaforico. Porte fisiche e dello spirito, mentali e del tempo.

Ma esistono anche altre porte che centinaia di milioni di utenti nel mondo, ogni giorno, aprono e chiudono. Ignorandone, i più, l'esistenza. Porte che vengono varcate quasi compulsivamente. Porte di fronte alle quali non si conosce limite. Altre porte o porte altre? Questo il dilemma. Sono le porte di Internet e del Web.

Internet è una grandissima rete di computer ed altri dispositivi collegati tra loro in tutto il mondo. Il Web, come sottosistema di Internet, si può immaginare come un enorme contenitore. Inizialmente in un sistema passivo, di sola fruizione di contenuti e di dati, e, successivamente, orientato ai servizi, in un sistema bidirezionale, in quella che è una concreta interattività.[...]

Il Web questo sconosciuto. In questo spazio, entità non definita, si intrecciano vite ed affari, opportunità e rischi.

Un andirivieni, in codice binario, compiuto attraverso le porte, canali fisici che fanno passare i dati da un dispositivo ad un altro in entrata ed in uscita. Strumenti funzionali a quella particolare arte che è la comunicazione. Porte logiche, porte di rete e porte di sistema, porte parallele e porte seriali, porte USB e porte in ascolto. Se le porte logiche sono circuiti di base per elaborare segnali limitati a due soli caratteri (0.1), le porte in ascolto possono rappresentare una criticità per la sicurezza informatica in quanto primo bersaglio di false richieste di connessione per accedere, in modo fraudolento, al sistema.

Le porte USB, sono porte seriali usate per il collegamento delle periferiche ad un computer. Le porte di rete permettono al sistema operativo in uso di comunicare con altri computer. In rete, appunto. Si arriva così all'abusata condivisione di dati, foto, filmati, emozioni. Raramente sentimenti, quasi inesistenti i concetti.

[...] Ad ogni servizio di utilizzo comune, corrisponde una porta identificata da un numero ed usata per connettere più sistemi all'interno di una rete. Una sorta di porta a porta digitale.

Porte che si aprono e si chiudono sulla conoscenza di persone, fatti e luoghi. Sul pianeta terra ed anche oltre. Persone connesse ed interconnesse in ogni parte del mondo, in modo facile facile, almeno in apparenza. Un sistema di comunicazione senza limiti.

Dove tutto è possibile. #TuttoOvunqueAdesso. Questo l'hashtag. La voglia di conoscere, senza darsi troppo da fare per questo, è il peccato originale dell'uomo.

Nello spazio virtuale cadono le inibizioni, si agisce nell'anonimato o sotto falsa identità e non ci si rende conto delle conseguenze delle azioni. La potenza attrattiva della rete annulla le distanze tra mondo reale e mondo virtuale.

È quel c-spazio, da Facebook a Snapchat passando per le App libere, dove ogni cosa è possibile azzerando il senso di responsabilità. Tutto a portata di click e di touch. Platone nel libro VII della Repubblica rappresenta, attraverso l'immagine della caverna, la condizione degli uomini. Una metafora per dimostrare che ciò che appare ai nostri occhi non necessariamente corrisponde a ciò che è. Apparenza e realtà. La conoscenza deve prendere il posto dell'ignoranza. L'alfabetizzazione digitale quella del consumismo digitale.

Estratto dall'articolo pubblicato su ArtApp 17 | LA PORTA

 

Chi è | Vanna Francesca Bertoncelli

Laureata in Filosofia a Siena, vive tra la Sardegna e Grosseto dove da circa quarant'anni svolge attività di psicologo-psicoterapeuta, . Da anni porta avanti, con l’Università di Siena (sede di Grosseto) e con il Comune di Grosseto, un progetto su “la memoria e l’identità” in un’ottica che vede la collaborazione di discipline diverse: lo sport, il writing urbano, la conservazione dei dati, l’arte pubblica, la qualità dell’abitare.

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