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Manufacture Uncertainty

Una riflessione sulla relazione tra uomo e natura e sulla poetica dei contrasti in cui l'artista, partendo dal digitale, ragiona sulle immagini trovate come se fossero fossili del futuro


Francesco Simeti Manufacture Uncertainty


“Cinque lightbox accendono le vetrine della galleria. Cinque pompe petrolifere si stagliano nel cielo al tramonto che vibra di rosso, giallo e arancione. Cinque macchine inquinanti sono ritratte di profilo, come silhouette di ballerine ferme alla sbarra, entro un cielo che brucia.”

Paola Nicolin

Manufacture Uncertainty segna un cambio di passo nella pratica di Francesco Simeti ma senza abbandonare le tematiche affrontate dall’artista da oltre vent’anni. Con le sue opere Simeti tratta argomenti ostili come la crisi ambientale, gli effetti dell’antropocene e la compresenza di reale e artificiale nelle nostre vite, ma lo fa attraverso immagini esteticamente attraenti, frutto di collage che si nutrono di una ampia ricerca iconografica con fonti che spaziano tra epoche e provenienze culturali (giornali, riviste, immagini dai libri di scienza e di medicina). Per il progetto site specific per NEUTRO, Simeti parte dal digitale e ragiona sulla natura delle immagini trovate come fossero fossili del futuro, selezionando un corpo di fotografie che ritraggono cieli al tramonto su cui si stagliano pompe di estrazione petrolifere. Le immagini presentate, visivamente piacevoli a un primo impatto, sono frutto di un processo di selezione e download privo di mediazioni che attinge direttamente da provider digitali appropriandosi di alcune delle numerose risorse disponibili.



Esiste davvero ciò che stiamo vedendo? È la domanda che accoglie in mostra il passante, attraverso un estratto del testo di Paola Nicolin. Un quesito legittimo che sorge di fronte ai cinque soggetti esposti all’interno del passaggio di NEUTRO. Infatti, l’operazione che Francesco Simeti mette in atto all’interno delle bacheche, con essenzialità e pulizia formale, vuole porre l’attenzione sulla costruzione di un'idea di natura ambigua e astratta nell’immaginario collettivo e l’utilizzo di immagini idilliache nella narrativa delle multinazionali. Gli scenari di Manufacture Uncertainty prediligono il piacere visivo prevaricando la natura ostile dei soggetti presentati, che vengono percepiti con totale apatia dalla società moderna nel proliferare delle immagini a cui siamo esposti quotidianamente.



Felici opposizioni che oltrepassata l’immediatezza suscitano nello spettatore uno sfasamento su ciò che si trova a guardare e che portano a riflettere su come la fotografia sia il mezzo con cui visualizziamo la realtà o piuttosto un progetto di essa. La mostra si arricchisce di un installazione video (visibile su appuntamento presso Studio Blanco), esito del processo di ricerca e di archiviazione attuato dall'artista sulle risorse presenti nei numerosi archivi digitali. Un ampio corpus di immagini scorre sullo schermo, in un ipnotico ripetersi di soggetti pressoché identici. Il medesimo approccio è replicato nella pubblicazione che accompagna la mostra, un’edizione di 50 copie uniche che raccolgono ognuna parte delle immagini scaricate durante la realizzazione del progetto. Ad accompagnare il lavoro, il testo Paesaggio Politico di Paola Nicolin, curatrice della prima personale italiana di Simeti attualmente in corso presso XNL di Piacenza, che riflette sul valore relazionale e politico della rappresentazione del paesaggio in relazione all'opera dell’artista.


NEUTRO

Francesco Simeti - Manufacture Uncertainty

17.09.2022 - 08-01-2023

Via Emilia Santo Stefano 4, Reggio Emilia


© Edizioni Archos

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