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Meridiane 2020, Stefano Arienti a The Drawing Hall

In mostra un nucleo di opere inedite, dove l’artista esplora il margine fra luce e ombra che filtra attraverso una finestra, registrando il tragitto del sole, e di-segna le variazioni di luce


Foto © Walter Carrera


Stefano Arienti ha inaugurato, a The Drawing Hall, Meridiane 2020 una personale a cura di Ilaria Bernardi, che resterà aperta fino al 3 maggio 2022. Alla base del progetto espositivo emerge il concetto di disegno come fondamento della sua produzione: attraverso l’uso di tecniche differenti, il disegno in Arienti trova una propria via personale più affine al metodo scientifico, con l’obiettivo di analizzare il mondo selezionando i suoi aspetti più rilevanti e nobilitarlo grazie a interventi minimi sugli elementi fisici di cui esso è costituito. La mostra a The Drawing Hall , Grassobbio (BG) include un nucleo di opere inedite parte del ciclo Meridiane, intrapreso da Arienti nel 2012 e proseguito a più riprese negli anni successivi. Queste opere si basano sulla pratica del disegno a ricalco: su fogli di carta da pacco o su una base ad affresco, l’artista ricalca liberamente il margine fra luce e ombra che filtra attraverso una finestra, con tempera, pastelli a cera e ad olio, pittura acrilica, pennarelli. Registrando il tragitto del sole, anche con il supporto del colore, Arienti segna le variazioni di luce e le interruzioni in corrispondenza degli elementi che si interpongono tra il sole e il foglio.


Stefano Arienti, Meridiane 2020, The Drawing Hall | Fotografia di Walter Carrera

La selezione di Meridiane esposte a The Drawing Hall è stata realizzata nel corso del 2020, durante il primo lockdown e non è mai stata esposta fino a ora. La mostra include anche numerosi disegni progettuali di quattro interventi site-specific concepiti da Arienti sul territorio lombardo, presso la Chiesa di San Giorgio a Sedrina, la Chiesa del nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo, la Cattedrale di Sant’Ambrogio a Vigevano, la Cappella di San Giorgio a Martinengo. Questi disegni sono complementari alle Meridiane, perché caratterizzati da un tratto scientifico, figurativo, studiato. Così facendo, la mostra dimostra quanto il disegno per Arienti possa essere generato da processi tra loro opposti. Come approfondimento della mostra, The Drawing Hall pubblica un Quaderno con un testo di Ilaria Bernardi e corredato di immagini delle opere in mostra. Mercoledì 6 aprile l’Accademia di belle arti G. Carrara ha ospitato un incontro tra l’artista e gli studenti organizzato in collaborazione con The Drawing Hall, mentre martedì 3 maggio è prevista una serata di chiusura organizzata in collaborazione con Lab 80 Film presso il nuovo cinema Lo Schermo Bianco a Bergamo, con la proiezione del documentario Meridiane 2020 di Marco Marcassoli e alla presenza dell’artista.


Stefano Arienti. Crespi d’Adda, 2020 | Fotografia di Walter Carrera

The Drawing Hall è uno spazio indipendente che, nel corso della sua presente e futura attività, si propone di entrare in dialogo con il mondo dell’arte contemporanea e sondare il ruolo che il disegno ha mantenuto all’interno di essa, sia in fase progettuale che sul piano formale. Per supportare l’attività di questo spazio di ricerca, nasce il progetto TDH Folder. Pensato per un numero ristretto di appassionati che per primi desiderano credere in The Drawing Hall e sostenerne lo sviluppo e l’attività, TDH Folder nell’edizione dell’anno 2022 ha visto la donazione di un’opera di Andrea Mastrovito a tiratura limitata della serie Messis Melancholiae (frottage a matita e pastello, collage su carta) a fronte di un sostegno economico concordato con l’associazione stessa. Inoltre questo impegno si traduce anche nel coinvolgimento in visite ed eventi realizzati in esclusiva e la possibilità di acquistare a costo ridotto i Quaderni pubblicati a corredo di ogni mostra.


Stefano Arienti. Crespi d’Adda, 2020 | Fotografia di Walter Carrera The Drawing Hall è un luogo fortemente voluto da Walter Carrera, visual designer e fotografo, Marco Marcassoli, regista e fondatore di Yanzi Srl, e Andrea Mastrovito, artista, che si propone di entrare in dialogo con il mondo dell’arte contemporanea e sondare il ruolo che il disegno ha mantenuto all’interno di essa, sia in fase progettuale che sul piano formale. The Drawing Hall parte dall’esigenza di integrare la linea critica del disegno italiano contemporaneo e, nel corso delle stagioni espositive, vorrebbe proporre, con il contributo di artisti, critici, curatori e professionisti del settore, una traccia sul disegno in Italia, attraverso la presentazione del lavoro di alcuni dei protagonisti del contemporaneo che utilizzano questo media sia nella progettualità che nel momento espositivo. Tutte le mostre che si tengono presso The Drawing Hall sono accompagnate dalla pubblicazione del Quaderno, relativo ai progetti espositivi, realizzato anche grazie al contributo di importanti esponenti del mondo dell’arte contemporanea e corredata da immagini e dalla realizzazione di un documentario sul processo creativo di ciascun artista invitato a esporre.


Stefano Arienti. Crespi d’Adda, 2020 | Fotografia di Walter Carrera

© Edizioni Archos

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