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Not Longer Life, le nature morte del XXI secolo

Dal supermercato al set fotografico. L'evoluzione del cibo caratterizzato da un involucro monouso diventa un progetto di denuncia contro l'utilizzo inutile e dannoso della plastica

Steel life reinterpretato dalle nature morte di Egidio Melendez | © Quatre Caps Valencia

Si stima che nel 2020 la produzione di plastica raggiungerà circa 500 milioni di pezzi. La maggior parte di loro impiegherà circa 600 anni per biodegradarsi. Migliaia di prodotti vengono commercializzati utilizzando un pacchetto di plastica per "facilitarne" il consumo. La serie “Not Longer Life” del team spagnolo di architetti Quatre Caps ha rivisitato in maniera moderna le nature morte di Monet o Caravaggio, una serie di sei dipinti che reinterpretano in chiave contemporanea uno dei soggetti dell’arte classica, la natura morta. I sei quadri rappresentano sempre ceste di frutti, ma sono tutti confezionati in scatolette di plastica o nei tipici sacchetti del supermercato.

Steel life reinterpretato dalle nature morte di Sancez Cotan | © Quatre Caps Valencia

Questo progetto intende far riflettere i consumatori, i produttori e soprattutto i legislatori di tutto il mondo sul volume sorprendente di plastica che viene prodotto ogni anno, soprattutto sull'impiego assurdo e inutile che alcune aziende fanno di questo materiale nell'imballaggio alimentare che, ormai è noto a tutti, impiega un tempo lunghissimo per biodegradarsi, dalla rete che copre inutilmente la pelle dura di un melone, agli agrumi già sbucciati che sono contenuti in una vaschetta di plastica, e via così.

Steel life reinterpretato dalle nature morte di Caravaggio | © Quatre Caps Valencia

Bisogna attivarsi per imporre a quella che si identifica come la “società dei consumi” un drastico e immediato cambiamento di rotta, modificando alla radice l'atteggiamento che si ha nei confronti delle risorse naturali, nel loro utilizzo a scapito dell'ambiente. Sono i consumatori che hanno il coltello dalla parte del manico, e solo loro possono decidere le sorti delle imprese che tentano di sedurli con la falsa idea del comfort di una confezione pratica per conservare e consumare il cibo, lasciandolo sui banchi del supermercato e preferendo l'acquisto di alimenti al loro stato naturale, portati a casa nella borsa di stoffa e riposti in contenitori che si utilizzano da anni. Disertare l'”usa e getta” non sarà solo ecologico o economico, ma sarà soprattutto etico e lungimirante, e l'osservazione attenta delle nature morte di “Not Longher Life” indica la strada per il cambiamento.

Steel life reinterpretato dalle nature morte di Abraham van Beyeren | © Quatre Caps Valencia


© Edizioni Archos

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