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Somsed Temporary Cultural Center

Giacomo Zaganelli, artista fiorentino, in occasione di Thailand Biennale Korat 2021, apre le porte di Somsed Temporary Cultural Center, progetto sostenuto dall’Italian Council, programma di promozione internazionale dell’arte italiana



Riattivare spazi abbandonati o dimenticati, lavorando con la collettività, lontano dalle tendenze del mercato e del momento. Proporre un’arte realmente pubblica, che si concretizza in azioni e coinvolge a pieno titolo una comunità al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. Portare a nuova vita luoghi sottovalutati, che sono sotto ai nostri occhi, ma spesso non sappiamo connotare, rigenerando il tessuto urbano con nuove pratiche sociali.



È su queste fondamenta che Giacomo Zaganelli, artista fiorentino classe 1983, in occasione di Thailand Biennale Korat 2021, apre le porte di Somsed Temporary Cultural Center, progetto sostenuto dall’Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La parola tailandese Somsed, in italiano “tapiro”, si rifà proprio al concetto di ibridazione, mescolanza, perché tradizionalmente si credeva che il tapiro fosse stato creato dagli scarti degli altri animali. Ed è in uno spazio appartenente alla municipalità di Korat, in disuso da decenni, un tempo luogo di Salute Pubblica, oggi abitato dalla vegetazione spontanea e dimenticato dagli abitanti, che Zaganelli darà il via a un processo di riattivazione costruito assieme alla comunità locale.



Basandosi sulla sua visione del ruolo sociale dell’artista, che porta avanti progetti capaci di generare pratiche collettive, Zaganelli, personaggio eclettico ed acrobata, ricopre al contempo le vesti di artista, curatore, ricercatore, operatore culturale, marketing manager. Il suo intervento, caratterizzato come consueto nella sua prassi dalla più totale indipendenza, riflette la necessità dell’arte in quanto strumento di utilità pubblica. Per questo Somsed Temporary Cultural Center prende le distanze dall’aspetto commerciale e fa del concetto di “ibridazione” e “prendersi cura” i suoi cardini, trasformandosi in centro culturale aperto, spazio per mostre, workshop, presentazioni e rappresentazioni, proiezioni, concerti, performance, biblioteca.



È così che un non luogo diventa grazie all’arte un luogo catalizzatore, in cui la molteplicità di linguaggi e la cultura della diversità va di pari passo con la cooperazione tra abitanti e istituzioni locali per obiettivi comuni. In questo senso il genius loci e il patrimonio culturale riprendono vita grazie ad uno spazio fino a ieri inutilizzato, con azioni “bottom-up” dalla forte valenza comunitaria. Nessuno lo sa, ma il padre dell’arte moderna tailandese era proprio un fiorentino, Corrado Feroci, ribattezzato poi dall’altra parte del mondo Silpa Bhirasri, che cento anni fa giunse in Tailandia, divenne acclamato autore delle più importanti sculture pubbliche nazionali e fondò la prima Università d’Arte (la Silpakorn University a Bangkok). L’ispirazione dal connazionale attraversa tutto il progetto di Zaganelli, con l’auspicio che Somsed contribuisca in maniera significativa a costruire nuove modalità di espressione artistica e culturale.


© Edizioni Archos

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