STORIE DI FILI
Le artiste Claudia Losi, Paola Mattioli, Sissi espongono opere inedite, ispirate ad alcune importanti collezioni del territorio parmense

Foto © CSAC – Centro Studi e Archivio dell’Università di Parma
Fino al 25 settembre 2022, negli spazi dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC – Centro Studi e Archivio dell’Università di Parma, è aperta la mostra STORIE DI FILI, la mostra conclusiva di un progetto di ricerca iniziato nel 2020, a cura di Francesca Zanella e Valentina Rossi, che ha visto coinvolte le artiste Claudia Losi, Paola Mattioli e Sissi nella creazione di opere inedite, ispirate ad alcune importanti collezioni del territorio parmense e in parte realizzate in collaborazione con alcune aziende tessili del territorio. Il progetto è realizzato con il prezioso contributo di Fondazione Cariparma.
Le “storie di fili” indagate nel corso di questi due anni sono storie di un patrimonio complesso, beni intangibili e conoscenze di cui si sta perdendo memoria, una topografia di luoghi del passato e del presente collegati al concetto di abito, inteso come oggetto e come progetto. Lo CSAC dell’Università di Parma, capofila del progetto, ha invitato le tre artiste a realizzare una nuova produzione, partendo da una riflessione sul patrimonio dello CSAC e di altri musei partner come i Musei dell’Università di Parma, nello specifico l’Orto Botanico e il Museo di Storia Naturale, e la Fondazione Museo Glauco Lombardi.

Sissi, Vestirsi nel tempo, 2021
In occasione della mostra, Sissi espone per la prima volta la serie di disegni Vestirsi nel tempo, realizzati appositamente per la pubblicazione Abitolario: esistenza enciclopedica dell’abito nel verso linguisticato (Il Poligrafo, 2021), nata nell’ambito di STORIE DI FILI. Nella prima fase del progetto biennale, Sissi aveva già prodotto – in collaborazione con le aziende Equipage e Maglificio Nuova Ester del Gruppo Imprese Artigiane di Parma e con Parmamoda – tre abiti scultura, esposti nel 2021 a Palazzo Pigorini nella sezione “Corpi e processi” della mostra dello CSAC Design! Oggetti, processi, esperienze.

Claudia Losi, Orto Botanico di Parma, 2021 | Foto © Carolina Casali
La pratica artistica di Claudia Losi parte dall’osservazione dell’ambiente, naturale e antropizzato, indaga la relazione profonda tra narrazione collettiva e immaginario attraverso progetti pluridisciplinari e di collaborazione. In questo caso, l’artista ha focalizzato la sua ricerca sul fondo dello CSAC di Bruno Munari, elaborando una serie di opere che sono state completate dall’incontro con i ragazzi e le ragazze della Cooperativa Eidè, in occasione di un workshop presso l’Orto Botanico dell’Università di Parma. In mostra, vedremo sei grandi opere dal titolo Pelle di bosco (2022), realizzate in collaborazione con il Maglificio Nuova Ester, che, come fronde di alberi, si caleranno nello spazio dell’Abbazia cistercense di Valserena.

Paola Mattioli, Storie di fili, 2021-2022. Antonio Canova, Erma di Maria Luigia d’Asburgo, Gesso, Parma, Museo Glauco Lombardi. Stola (inizio sec. XX) in seta. Parma, Museo Glauco Lombardi
La fotografa Paola Mattioli ha invece lavorato trasversalmente, catturando con la sua Hasselblad le “storie di fili” che scorrevano tra i diversi patrimoni dello CSAC e delle istituzioni partner. L’idea di filo, nel progetto fotografico della Mattioli, viene declinata in differenti forme: dal filo reale, quello utilizzato per tessere e creare indumenti, al filo figurato, concettuale, che ripercorre i tesori custoditi all’interno degli archivi CSAC, della Fondazione Museo Glauco Lombardi e del Museo di Storia naturale dell’Università di Parma. Il risultato sono trenta scatti inediti che, lungo il percorso espositivo della mostra, riveleranno la complessità e la ricchezza di tali patrimoni.
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