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UNDREAM

Il nuovo art project di Marco Bolognesi, tra manipolazione delle immagini e sofisticata lavorazione dei suoni



Undream, il nuovo progetto di Marco Bolognesi, artista multidisciplinare e un regista di cinema sperimentale, con musiche originali di Riccardo Nanni, musicista, compositore, arrangiatore e ingegnere del suono, debutta in prima assoluta ad ART CITY Bologna 2022, sabato 14 maggio al Cinema Lumière. Prodotto da Bomar Studio e 7 Floor s.a.s., il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna e L’Immagine Ritrovata, e sarà proiettato in sala alla presenza degli autori con una band dal vivo ad accompagnare il film.

Undream è un art project, un work in progress, che nasce dalla manipolazione di alcune pellicole destinate al macero, donate all’artista bolognese dalla Cineteca di Bologna, e si sviluppa dal desiderio di modificare la grammatica cinematografica originaria dei film selezionati per riscrivere un'altra storia. Fil rouge di tutto il progetto William S. Burroughs profeta delle più radicali rivoluzioni artistiche della seconda metà del Novecento, e autore di riferimento per Bolognesi insieme a James Graham Ballard e David Cronenberg. Undream è, infatti, un non-luogo, uno stato fisico e del sentire che non trova una collocazione precisa, è semi-inesistente senza essere sogno, e si ispira proprio all’Interzona di Burroughs, narrata nei suoi libri, soprattutto nel Pasto Nudo.



Nella scrittura della narrazione e dei dialoghi, Bolognesi ha lavorato sia sui testi di William Burroughs, inserendo in alcuni punti proprio la voce del maestro della Beat Generation, sia sulle sceneggiature di Cronenberg (Crash e Naked Lunch), cercando anche di ispirarsi alle pellicole che gli erano state donate. Per le immagini, invece, ha utilizzato diverse tecniche di intervento “fisico” sulla pellicola, come asportare la gelatina attraverso tagli e graffi per cancellare e deformare l'immagine, aggiungere colore e segni per decontestualizzare l'immagine dal suo significato originario, e sovrapporre le immagini anche di formati diversi.



L'ambiente sonoro del film non corrisponde al materiale audiovisivo originale, ma è stato completamente ricostruito da Riccardo Nanni che ha creato una colonna sonora in viaggio tra diversi stili musicali, dal Rock Progressive al Pop anni '80, dal sound del cinema poliziesco anni '70 fino alla musica chillout. Il risultato è che pur non essendoci un legame diretto e strutturato tra azione visiva e sonoro, l'immagine qui crea bramosia di suoni e musica che a sua volta creano una dipendenza dall'immagine stessa. I brani musicali saranno interamente eseguiti dal vivo ad eccezione di alcuni elementi che, perfettamente integrati con il sound design del film, sono stati preregistrati e sincronizzati. Le voci di tutti i personaggi, ad eccezione della voce originale di Burroughs, sono state registrate e interpretate da Fabiola Ricci, attrice, cantante, regista, docente che ha lavorato con Nanni e Bolognesi anche negli ultimi due cortometraggi. Le voci dei personaggi maschili sono state processate con una operazione di Pitch.






© Edizioni Archos

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