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Bloody batteries

Nel reportage di Luca Catalano Gonzaga, la disumana realtà dell'estrazione del cobalto nella Repubblica Democratica del Congo


Fotografie © Luca Catalano Gonzaga


Terra di conquista del nuovo colonialismo è la Repubblica Democratica del Congo (DRC), dove il governatore della provincia del Katanga ha messo a disposizione degli investitori stranieri 14 milioni di ettari di terreni. Nella regione del Katanga viene estratta più della metà del cobalto ricavato al mondo. Il Cobalto insieme ad altri minerali strategici quali il litio e il nichel, sono presenti nelle nuove batterie ricaricabili agli ioni di litio che alimentano le auto elettriche di nuova generazione, ma anche i nostri smartphone, i tablet e i computer che usiamo tutti i giorni. L’industria mineraria del cobalto utilizza macchinari pesanti ed è controllata principalmente da società straniere. Il recente rapporto “Cobalt blues” del “Centre for Research on Multinational Corporations” (SOMO), https://www.somo.nl/cobalt-blues/ descrive come le compagnie minerarie estere che estraggono il cobalto siano coinvolte nell’accaparramento di terre, nell’annullamento dei mezzi di sostentamento della comunità locale e nelle violazioni dei diritti dei lavoratori.


L’industria causa anche notevoli danni ambientali, tra cui la perdita di biodiversità e la deforestazione, l’inquinamento atmosferico e la contaminazione dell’acqua con elementi tossici e radioattivi, a scapito della popolazione locale. Uomini, donne, ragazze e circa 40.000 bambini nella regione del Katanga meridionale, sono costretti a vivere e lavorare nelle cosiddette miniere “artigianali” in condizioni pericolose e insalubri. Il reportage fotografico è stato realizzato presso Kanina e Kabamba, remote comunità minerarie alla periferia di Kolwezi, nella ricchissima Provincia del Lualaba, ex Katanga. Qui sopravvive un modello di sfruttamento economico e sociale che produce condizioni di disuguaglianza e sottosviluppo.


Villaggio di Kabamba, provincia di Lualaba, RDC. Lavaggio del cobalto da parte di un’intera famiglia, attraverso l’utilizzo di un setaccio (arnese costituito da un telaio su cui è tesa una rete a maglie, usato per separare minerali di coltan da altri sedimenti più fini). Una famiglia di minatori artigianali, composta padre, madre e i loro figli che hanno almeno10 anni, riesce a raccogliere circa 100kg di cobalto al mese con un guadagno medio di $150.


Villaggio di Kabamba, provincia di Lualaba, RDC. Anna Kaj con la sua famiglia in attesa del rientro del marito dalle miniere di cobalto...


Distretto minerario di Kolwezi, provincia di Lualaba, RDC. Bambino addormentato sulle sponde del fiume Magiba, mentre i genitori svolgono l’attività di estrazione del cobalto...


Villaggio di Kabamba, provincia di Lualaba, RDC. Maria Brijitha, 32 anni insieme con il marito, durante l’attività del lavaggio del cobalto. Le pietre, una volta prelevate dal fiume, vengono raccolte in sacchi di plastica, per facilitare il trasporto presso le abitazioni degli stessi minatori. I minerali raccolti sono poi riversati a terra e setacciati a mano grazie a delle vasche d’acqua. Generalmente, donne e bambini, sono coinvolti nel lavaggio e nello smistamento del minerale.


Villaggio di Kabamba, provincia di Lualaba, RDC. Julie Kabish, 10 anni, minatore artigianale. È ampiamente riconosciuto a livello internazionale che il coinvolgimento dei bambini nel settore minerario costituisce una delle peggiori forme di lavoro minorile, che i governi sono tenuti a vietare ed eliminare. Secondo le ultime stime dell’Unicef (dati 2014), sono circa 40.000 i ragazzi e le ragazze minorenni impegnati nelle miniere di cobalto del sud della Repubblica Democratica del Congo.


Witness Image (Associazione no-profit fondata da Luca Catalano Gonzaga, che unisce foto reportage e giornalismo. www.witnessimage.com)) ringrazia la ONG locale “Bon Pasteur”, affiliata con la Fondazione Internazionale Buon Pastore ONLUS, per il supporto logistico, senza il quale, questo reportage fotografico non sarebbe stato possibile realizzare.


Villaggio di Kabamba, provincia di Lualaba, RDC. Minatori artigianali durante l’estrazione ed il lavaggio del cobalto presso il fiume Magiba. Per eseguire il loro lavoro, i minatori dispongono unicamente della loro forza fisica e di alcuni attrezzi artigianali (pale, secchi e setacci per separare il coltan da altri sedimenti più fini).

© Edizioni Archos

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