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Ladies of Cocoa


Un reportage fotografico in uno dei paradisi del cacao, dove riescono a convivere saperi tradizionali e scelte etiche nei confronti dei lavoratori e della terra

Photo © Veronica Adriani

Alain Ducasse ne ha fatto un laboratorio di lavorazione al centro di Parigi, Gianfranco Vissani lo abbina in alcuni piatti al finocchio o addirittura all’anguilla, Antonello Colonna, “l’ottavo re di Roma”, oltre a inserirlo a conclusione dei suoi menù nel diplomatico accanto a crema e caramello al sale, nel suo Vallefredda Resort ha ospitato una mostra fotografica che ne mitizza le origini e un laboratorio per la sua lavorazione a crudo, lavorazione antica e inconsueta.

Il cioccolato è uno dei prodotti del cacao, elemento naturale e pianta medicinale originaria dell’America Meridionale chiamata da Linneo Theobroma cacao, cibo degli dei, ispirandosi all’utilizzo che le antiche civiltà precolombiane, Maya e Aztechi, ne facevano nei loro rituali sacri.

È un dato di fatto che il cacao rappresenta “un’isola di benessere” nelle nostre società occidentali, invase di tecnologia e progresso, sfruttamento delle risorse naturali e delle potenzialità umane, sia per le qualità medicinali – i suoi poteri antiossidanti ed eccitanti – sia per il suo sapore invitante, raggiunto grazie a lavorazioni di secolare tradizione.

È proprio il legame sentimentale che si instaura con questo pregiato alimento, la valenza di simbolo emotivo che ha il cacao nella nostra società ciò che ha portato la fotografa Veronica Adriani a indagare nei suoi reportage sulle coltivazioni di cacao in Venezuela, in Indonesia, in Costa d’Avorio.

Photo © Veronica Adriani

Con la sua indagine soprattutto antropologica-sociologica, la fotografa si è posta l’obiettivo di evidenziare le similitudini e le differenze nelle abitudini degli agricoltori, andando a individuare le loro criticità sociali ed economiche attraverso un progetto indipendente e in evoluzione che utilizza la fotografia come strumento potente per ritrarre la realtà esprimendola grazie all’evocazione, con un’indagine profonda che raggiunge il ruolo simbolico del cacao al di là delle implicazioni politiche ed economiche della sua coltivazione, che certo non si possono ignorare.

Ladies of Cocoa - Chuao, Venezuela” è il titolo della mostra di Veronica Adriani ospitata dallo chef Antonello Colonna, attento al rispetto del lavoro della terra e al percorso dei prodotti che utilizza nelle sue creazioni culinarie, in collaborazione con Oxfam Italia, associazione no profit attiva nella lotta alla povertà e nella promozione dei diritti umani nel mondo, che nell’ambito dell’iniziativa "Scopri il Marchio", sta promuovendo in questi mesi una campagna di sensibilizzazione per tutelare i diritti delle lavoratrici del cacao, primo passo della filiera produttiva.

Chuao è stata la prima tappa del lavoro di Veronica, perché Chuao è un luogo di cultura viva, dove la coltivazione del cacao ha infiniti risvolti sociali, culturali, sacri, didattici e economici. Raggiungibile solo via mare o con due giorni di cammino nella giungla, Chuao si trova di fronte al Mar dei Caraibi.

Photo © Veronica Adriani

La sua posizione geografica e il clima di cui gode sono l’ideale per la coltivazione del cacao e, in particolare, il cacao criollo, il più nobile di tutti, molto sensibile alle intemperie, la cui produzione mondiale non supera l’1%, ma che è caratterizzato da un livello qualitativo elevato e da un gusto del cioccolato derivato superiore. Custode delle risorse genetiche di una specie di cacao ormai in via di estinzione, Chuao è popolata dai discendenti di schiavi provenienti dall'Africa che conservano abitudini di vita tradizionale; la sua società è matriarcale: la donna è indipendente, i bambini crescono in famiglie allargate, tutto il paese è una grande famiglia.

Photo © Veronica Adriani

Sono le donne che lavorano in maggioranza nella piantagione di cacao, sono loro che riescono a raccogliere con cura le cabosse senza intaccare i fiori che crescono sui tronchi, futuri frutti. Se la raccolta di cacao in Venezuela fa guadagnare ai lavoratori il minimo salariale, a Chuao le donne del cacao vivono una situazione privilegiata perché per loro il cacao è prima di tutto un valore culturale. Ma la loro comunità è anche un modello di “buone pratiche di coltivazione”, che unisce conoscenza e passione e non a caso ha un ritorno economico ben più alto,

oggi anche grazie a un’azienda italiana, Amedei, che acquista l’intera produzione a un prezzo tre volte superiore a quello pagato dall’azienda di stato.

Articolo pubblicato su ArtApp 12 | IL CONVIVIO

 

Chi è | Silvia Lombardi

Dalla Lombardia al Piemonte passando per l'Emilia Romagna, nomade per vocazione, due grandi passioni: la cucina e il teatro. Dopo la laurea in Antropologia dello Spettacolo a Bologna, si occupa di comunicazione e organizzazione teatrale: da poco ha festeggiato 10 anni di “cultivazione”, perché ogni spettacolo per cui ha lavorato è stato come un seme piantato nel terreno della promozione culturale. Nel tempo libero assapora la vita attraverso gusti e ingredienti dai più semplici ai più complessi, sempre alla ricerca di stupore e meraviglia.

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© Edizioni Archos

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